Salve lettori!
Oggi vi porto la recensione di un fantasy molto molto carino! Si tratta di "Fenix e la chiave di Thuta" di Mariella Martorelli.
Casa editrice: Bookabook
Prezzo: €18,00 cartaceo / €6,99 ebook
Data d'uscita: //
Pagine: 412
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TRAMA
Al compimento dei suoi diciassette anni, Fenix indossa per la prima volta il suo Lapis Vitae (gioiello elfico che racchiude l’anima di ogni figlio di Minhar), non sapendo che quella piccola gemma le cambierà la vita. Il suo custode, Redhmar figlio di Frya, riuscirà infatti così a trovarla e a consegnarle la Chiave di Thuta, piccola e dorata. La prima cosa che Redhmar le insegna è che anche la più piccola delle chiavi può aprire le porte di un mondo grandioso. La giovane scopre così di essere un’elfa, metà figlia di Minhar e metà figlia di Adham, con il diritto a frequentare i Giardini, scuola elfica per eccellenza, che si trova a Ethernity, la capitale di Miriël. Qui affronta la Porta del Vero Io, prova grazie alla quale i novelli, ogni anno, vengono divisi nelle quattro Stirpi: quella di Amras (Fuoco), la Stirpe di Elros (Terra), quella di Hidril (Acqua) e la Stirpe di Elwing (Aria). Ma ben presto Fenix capirà che quel mondo, apparentemente puro e incantato, nasconde in realtà molti segreti oscuri, finanche tremendi.
RECENSIONE
Questo libro mi è stato gentilmente inviato dall'autrice, che ringrazio di cuore!
Fino al giorno del suo sedicesimo compleanno, Fenix era stata una ragazza come tante. Forse si era sempre sentita un po' distaccata dal nostro mondo, ma non avrebbe mai immaginato di essere una mezz'elfa! Nonostante sua madre avesse cercato in tutti i modi di non farle scoprire la verità, dandole come regalo il suo Lapis Vitae, gioiello che racchiude l'anima dei figli di Minhar, gli elfi), aveva messo in moto dei meccanismi che avevano fatto individuare la loro posizione.
Fenix decide quindi di abbracciare la sua nuova identità e di partire alla volta dei Giardini, la scuola elfica più importante, situata in quel regno così nuovo e meraviglioso, insieme al suo custode Redhmar.
Lì conosce altri elfi, che come lei attendono emozionati l'inizio delle lezioni. Alhena, Hellawess, Lilith, Rhen, ma soprattutto Andrew e Lyght, che le faranno scoprire sentimenti che Fenix non pensava di avere dentro di sè...
Il mondo creato dall'autrice è estremamente complesso e abbastanza originale, anche se per alcuni aspetti non posso che fare il paragone con Harry Potter, come per la suddivisione nelle quattro stirpi.
In ogni caso, è fin troppo complicato, le descrizioni a tratti sono esagerate e risultano noiose al lettore, che scorda tutto dopo poche pagine.
Anche i personaggi sono tantissimi, e quelli che mi sono piaciuti di più sono Alhena e Lyght!
Fenix stessa è un bel personaggio. Con le giuste insicurezze dovute al cambio repentino dalla monotonia delle sue giornate al mondo di Miriel! A volte le manca la sua vecchia vita, con sua madre, nella semplicità, ma deve esplorare un nuovo lato di sè stessa, il suo lato da elfa, e per questo continua a combattere per entrare a far parte della sua nuova realtà.
Allo stesso modo deve fare i conti con i suoi sentimenti, e il suo cuore combattuto tra il solare e così simile a lei Andrew, e il misterioso e affascinante principe Lyght.
Lo stile di scrittura della Martorelli è molto scorrevole e leggero, anche se le descrizioni non finiscono più, come ho detto prima!
Consiglio comunque questo libro e vi invito a preordinarlo per raggiungere il numero necessario di copie sul sito della casa editrice!
Buona fortuna Mariella!
VOTO
☆☆☆.5
Lo avete letto? Vi è piaciuto? : )
fatemelo sapere con un commento!
Al prossimo articolo,
Martina
Sono Martina, ed ho una passione, la lettura, che voglio condividere con voi in questo blog!
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Andrea Marcolongo, classe 1987, è una scrittrice italiana. Si è laureata in Lettere Antiche all’Universit à degli Studi di Milan...
Ciao Martina,
RispondiEliminaHo avuto il piacere di leggere il libro che hai gentilmente recensito.
Mi trovo però in disaccordo su diversi punti che hai citato...
Soprattutto sulla somiglianza con il mondo della Rowling. Gli elementi, naturali, sono 4, il suo romanzo si basa esattamente su questo... addirittura i tratti sono assurdamente diversi dalle case di HP. Dove hai trovato questa somiglianza?
Personalmente l’ho trovato mooolto originale. Soprattutto perché racchiude, in maniera del tutto propria ed originale, gli elementi che fanno di un fantasy, una storia strepitosa.
Così come i dettagli e le descrizioni... ti faccio una domanda: quali sono gli elementi necessari a presentare un mondo del tutto nuovo, ed immergere il lettore nel mondo di Mirïel?
Con descrizioni e dettagli del mondo.
Mi dispiace ma la tua mi sembra una recensione piuttosto superficiale, senza un’analisi corretta ed approfondita degli elementi che compongono la storia.
Leggetelo, e ricredetevi. Soprattutto, aiutate l’autrice a raggiungerei l’obiettivo. Questo libro merita la luce negli occhi di tutti.
Ciao, anche io ho letto il libro Fenix e la chiave di Tutha e devo ammettere che l'ho adorato. Per questo motivo commento, solo per dire due cosine secondo la mia opinione forse non esperta come la tua. Per prima cosa vorrei dire che secondo me il fatto che esistano quattro stirpi è giustificato, dato che il libro si sviluppa sugli elementi e, come tutti ben sappiamo, essi sono quattro. Proprio parlando di elementi dobbiamo sottolineare l'assoluta originalità della loro presenza, che non è solo uno sfondo come in altri Fantasy, ma è ciò che sta alla base del libro. Forse uno dei pochi, o magari l'unico, a incentrarsi sul fondamento dell'esistenza stessa.
RispondiEliminaInfine mi sento di dover difendere le descrizioni, il mondo è nuovo e a me tali precisazioni mi hanno permesso di capire al meglio quello che mi circondava, fancendo sì che io mi immaginassi tutto nei minimi dettagli. Se adesso dovessi pensare ad Ethernity saprei esattamente come è fatta, grazie alle descrizioni fondamentali. Concludo dicendo che queste sono solo opinioni di una neo figlia di Minhar (spero), che magari discordano da chi ha scritto la recensione, ma che sentivo la necessità di esprimere.
Giusto ieri ho finito di leggere il libro che hai recensito, tra la curiosità di continuare e scoprire sempre di più e l’angoscia di dover abbandonare per un po’ di tempo il fantastico mondo di Miriël. Sinceramente, penso che “abbastanza originale” sia sminuitivo nei confronti del libro, che io ho apprezzato particolarmente per la sua originalità, sia per quanto riguarda gli intrecci e le svolte che prende la trama, sia per quanto riguarda tutti quei piccoli dettagli del mondo elfico inventati dall’autrice e che io sinceramente non ho mai letto da nessun’altra parte! Citando qualche esempio, il Lapis Vitae stesso, la divisione in stirpi E classi, i nimeth, ma soprattutto tutto ciò che riguarda gli usi e le tradizioni di un popolo inventato che contribuiscono a rendere la storia più ricca, coinvolgente e articolata. Anche a questo contribuiscono le descrizioni, che tu hai trovato noiose ma che secondo me sono necessarie a far sentire il lettore parte di un mondo che non conosce e non può conoscere se non attraverso quelle. Detto ciò, mi auguro vivamente che l’autrice raggiunga il suo obiettivo, che riesca a raggiungere quante più persone possibili e, soprattutto, che esca presto il secondo volume! Ci sono ancora molte questioni in sospeso da risolvere :)
RispondiEliminaCiao Martina! Ho trovato questa tua recensione navigando su internet, cercando qualcosa scritto da qualcuno più esperto di me sul libro che ho da poco finito di leggere. Mi spiace, ma sono una persona puntigliosa e mi sento in dovere di correggere che Fenix scopre chi è al compimento dei suoi diciassette anni. Non sono d’accordo sulla somiglianza con Harry Potter, con quella trovo solo la divisone delle casate, ma qui è stato obbligatorio dividerlo in 4, dato che gli elementi sono appunto 4, come sottolineato anche dai precedenti commenti. Altre similitudini non ne trovo, dato che la storia, l’età, i personaggi, sono completamente differenti dalla saga di JK Rowling, non parlo a vanvera, dato che è la saga con cui sono cresciuta e che rileggo almeno una volta all’anno da almeno 8 anni. Non sono d’accordo neanche sul fatto delle troppe descrizioni e dove tu affermi che si dimenticano dopo poche pagine. A me non è assolutamente capitato. Anzi, in un fantasy soprattutto, i dettagli e le descrizioni sono la parte più importante della storia, dato che l’autore, o in questo caso l’autrice, ha creato un mondo e una storia con la propria immaginazione. Arricchire di dettagli e descrizioni, trasporta il lettore completamente nel mondo immaginato dall’autrice e questo è uno dei punti cardine in un fantasy, secondo il mio parere. Non ho trovato neanche la folla di personaggi, essi sono diversi, con storie personali e raccontati in maniera eccellente singolarmente. Ho letto diversi fantasy, che comprendevano diversi personaggi, ma mai raccontati in questa maniera. In più aggiungo che non c’è solo il triangolo amoroso tra Fenix, Lyght ed Andrew, ma una storia complicata e dettagliata, che mi porta già a sperare di leggere il prima possibile il seguito o, spero, i seguiti. Spero di essere stata chiara, ho solo voluto esprimere il mio pensiero, da lettrice e amante di questo libro. :)
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