sabato 16 maggio 2020

Recensione: Non smettere di cercarmi di Giulia Rizzi

Salve lettori!
Oggi vi parlo del libro "Non smettere di cercarmi" di Giulia Rizzi, romanzo che a me è molto piaciuto, soprattutto per i temi trattati.


Autopubblicazione
Data d'uscita: 10 gennaio 2020
Pagine: 672
Prezzo: €15,02 cartaceo
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TRAMA
Nina ha diciassette anni quando incontra il piccolo Jake, un ragazzino timido e impacciato, cresciuto senza amici, all'ombra di un padre autoritario. Lei invece si sente già grande, col sangue latino che le brucia nelle vene, la voglia di scappare da una città che le va stretta e la storia d'amore con Angel, appassionata e logorante come solo il primo amore può essere.Nonostante l'età e le mille differenze a dividerli, tra Nina e Jake nasce un'amicizia tanto improbabile quanto sincera, che profuma ancora di un'infanzia alla quale sono stati strappati troppo presto.Le circostanze della vita arrivano a separarli, ma solo per farli incontrare di nuovo, sei anni dopo. Jake è tornato in città, a Grangeville, ed è cresciuto. Del bambino introverso di un tempo sono rimasti solo i grandi occhi blu, pronti a illuminarsi di gioia non appena riconoscono l'amica. Anche Nina è cambiata, ha provato sulla propria pelle quanto possano costare gli errori, e ora è decisa a concentrarsi sulla sua carriera di giornalista, senza alcuna interferenza, nemmeno se la distrazione maggiore è anche l'unica cosa che la trattiene a Grangeville. Lasciatevi avvolgere dalle atmosfere del South Texas. Nina e Jake vi aspettano a Grangeville per raccontarvi la loro storia.Il romanzo è autoconclusivo.

RECENSIONE

Siamo nel South Texas, al confine con il Messico. Reyna, per gli amici Nina, è una ragazza diciassettenne di origini latine, che ha un sogno: fuggire dalla sua città, Grangeville, dove tutti la giudicano a causa del suo sangue, a causa del lavoro di sua madre, a causa della casa in cui vive, dove tutti conoscono la sua storia. Nina è innamorata di Angel, membro di una gang, i Santos, con cui sarebbe meglio non avere nulla a che fare. Ma lui fa sentire Nina accettata, non giudicata, neanche per un istante, come nessuno riesce a fare, neanche le sue migliori amiche (che gruppo bellissimo, le adoro insieme! <3). 

Nina inizia a fare da babysitter a Jake, un curioso ragazzino di undici anni cresciuto all'ombra del padre, autoritario soldato nei marines, che sin da quando Jake è solo un bambino, ha tentato di farlo diventare razzista, come lui, convincerlo che i bianchi sono gli unici in grado di ottenere lavori prestigiosi. 
Tra Jake e Nina, a dispetto della differenza d'età, nasce una bella amicizia, ma è costretta a un brusco arresto. Sei anni dopo si rincontreranno, ma le cose non saranno esattamente come le avevano lasciate...

Con uno stile semplice ma incisivo, Giulia Rizzi ci regala un libro che è molto più che una storia d'amore: è una denuncia sociale. 
Si parla di razzismo, di discriminazione, gang culture, LGBT. Si parla di relazioni tossiche e come riconoscerle. Come capire quando qualcuno non vuole il tuo bene, ma solo controllarti, modellare la tua vita per come gli pare. A mio parere tutti questi temi, in un libro che alla fine è un bel mattoncino di quasi 700 pagine, vengono trattati delicatamente ma in modo tale da non risultare forzati, anzi. 

Onestamente non mi aspettavo, da un libro che mi si presentava come "romantico", di cogliere tutto questo. Perciò, non posso fare a meno di consigliarlo!

Al prossimo articolo!
Martina.


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