martedì 2 giugno 2020

Recensione: Le elezioni del colpevole di Alessio Giannullo

Salve lettori!
Oggi vi parlo dell'ultimo libro letto nel mese di maggio, un giallo molto particolare che mi è piaciuto molto! Sto parlando di Le elezioni del colpevole di Alessio Giannullo, che mi è stato gentilmente inviato dalla casa editrice, che ringrazio di cuore.



 

Casa editrice: Bookabook 
Data d'uscita: 27 febbraio 2020
Pagine: 281
Prezzo: €15,00 cartaceo/ €5,99 digitale
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TRAMA
Nel piccolo paese di Porto Blu la vita tranquilla e monotona degli abitanti viene sconvolta dall'omicidio di un candidato sindaco a pochi giorni dall'inizio della campagna elettorale. I sospetti della polizia si concentrano da subito sul protagonista, un emarginato sociale che per dimostrare la propria innocenza e individuare il vero colpevole dà il via a ostinate indagini private. Il tentativo di far luce sull'accaduto lo porta a incrociare il cammino di amici fidati e pericolosi criminali, mentre viene a conoscenza di intrighi e segreti che affondano le loro radici nella storia del paese e della sua famiglia. Solo affrontando i fantasmi del suo passato riuscirà a scoprire la verità.



RECENSIONE

Quando ho iniziato a leggere "Le elezioni del colpevole", mi aspettavo un giallo. Mi sono ritrovata a leggere un romanzo che parla di emarginazione, violenza, amicizia. Una lettura decisamente atipica, soprattutto riguardo il narratore. Si tratta di un testo di tipo diaristico, in cui il protagonista parla direttamente con il lettore, prendendolo anche un po' in giro. E il protagonista è il maggiore punto di forza del romanzo. 
E' praticamente lo scemo del paese, quello che i bambini indicano con l'indice e gli adulti evitano. Marcello-marcio-cervello, lo chiamano. E lui è ben consapevole della sua condizione di emarginato sociale, come spesso fa notare dicendo che si tratta di un vantaggio per lui, dato che gli permette di passarla liscia per molte cose, poiché il suo comportamento viene attribuito a dei problemi mentali. In realtà è dotato di un'intelligenza fuori dal comune, ma offuscata da un passato violento.

A pochi giorni dalle elezioni in paese, durante le quali i due candidati a sindaco si erano battuti per le loro proposte riguardo il destino del Forte spagnolo, edificio simbolo della città che il Grande avrebbe voluto privatizzare, mentre il Benefattore aprire al pubblico, quest'ultimo viene ucciso in circostanze misteriose. 
(Tra l'altro una delle peculiarità del romanzo è che sono davvero pochi i personaggi ad essere chiamati con i loro nomi! Il protagonista ha dei soprannomi un po' per tutti!)

Marcello, che afferma di non voler avere nulla a che fare con la politica, si ritrova coinvolto nell'omicidio, essendo il primo sospettato della polizia. Tuttavia, per provare di essere innocente, il nostro protagonista dà inizio a delle indagini per conto suo. D'altronde, è sempre stato solo. Riuscirà però a trovare degli utili alleati(amici?) che lo aiuteranno nella sua ricerca. Emarginati, come lui, i quali gli faranno riscoprire i valori dell'amicizia, dell'altruismo. Che lo riporteranno con la mente al Prima. 

Vivrà un'avventura un po' stile Indiana Jones, tra tesori nascosti e lussuosi yacht, ma che fa quasi da contorno alla sua grande evoluzione come personaggio, fino a un finale che un po' era intuibile, ma il punto non era che fosse sorprendente, era che fosse giusto. E così è stato.


Davvero bello e particolare.
Assolutamente consigliato! 


Alla prossima,
Martina.




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