martedì 31 dicembre 2019

Commento sulla serie "Fidanzati dell'inverno" di Christelle Dabos!

Salve lettori!

Uno degli ultimi libri a tenermi compagnia quest'anno è stato "La memoria di Babel" di Christelle Dabos, terzo libro della serie iniziata con "Fidanzati dell'inverno". Nonostante la serie non sia ancora conclusa (aspetto con ansia l'uscita del quarto libro in Italia, pubblicato in Francia il 28 novembre 2019) , vorrei condividere le mie impressioni, e i motivi per cui secondo me si tratta di una bellissima serie!


















Casa editrice: Edizioni e/o
Prezzo: €16,00 cartaceo / €12,99 digitale
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TRAMA: "Fidanzati dell'inverno" è il primo volume di una saga fantastica (L'Attraversaspecchi) che si snoda tra le mirabolanti peripezie della protagonista Ofelia, una ragazza un po' goffa ma dotata di due doni assolutamente speciali (può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti), e dei bizzarri personaggi che la circondano. Ai "Fidanzati dell'inverno" seguirà la pubblicazione degli "Scomparsi di Cbiardiluna" e "La memoria di Babele". L'Attraversaspeccbi è una serie letteraria che mescola fantasy, belle époque, steampunk.




OPINIONE

Personaggi, ambientazioni, trama. Tutto fantastico!

Ofelia è un personaggio che mi ha colpita moltissimo. La conosciamo nel primo libro come una ragazzina goffa e insicura, ma matura incredibilmente nei seguiti, grazie a tutte le sue esperienze positive e soprattutto negative, fino a diventare la donna forte e indipendente che è in La memoria di Babel! Mi è piaciuta in particolare una scena, in La memoria di Babel, che è determinante nella maturazione del personaggio, e che secondo me è stata scritta dalla Dabos perfettamente. Non dico altro per evitare gli spoiler, ma per quanto mi riguarda, la crescita di Ofelia è uno dei principali punti di forza della serie.


Thorn, marito di Ofelia, è un uomo metodico e attento, apparentemente freddo e imperturbabile, come viene descritto all'inizio del primo libro della serie. E' un personaggio molto particolare, ha un passato travagliato alle spalle che lo ha portato a chiudersi in sè stesso e ad avere parecchi problemi nel relazionarsi con le persone, ma sotto la sua corazza si nasconde molto di più, e noi impariamo a conoscerlo solo a mano a mano che iniziano a formarsi delle crepe in essa.



Quella tra lui e Ofelia è una bellissima storia d'amore. Si sviluppa lentamente, tanto che nel primo libro praticamente non esiste, ma nel corso dei libri la vediamo crescere. Nè Ofelia nè Thorn avevano mai provato nulla del genere, e questo li spaventa, ma le loro scene più dolci sono tra le mie preferite, soprattutto perchè non sfociano mai nella banalità che caratterizza spesso le storie d'amore young adult, e sono coerenti con le azioni passate di entrambi. Si tratta sicuramente di una coppia inusuale, tra il carattere chiuso di lui e la goffaggine di lei, che ha sicuramente dei problemi, in particolare nella comunicazione. Però entrambi si impegnano per abbattere i muri che li dividono, e mi fanno fangirlare come se non ci fosse un domani! Poi mamma mia, non iniziamo neanche a parlare della fine del terzo libro altrimenti urlo!

"La prima volta che vi ho vista mi sono fatto una ben misera opinione di voi. Vi credevo priva di buonsenso e di carattere, incapace di reggere fino al matrimonio. Rimarrà per sempre il più grosso errore della mia vita."


Un'altro punto forte dei libri è l'ambientazione. Christelle Dabos descrive con uno stile accattivante e mai noioso un mondo del tutto nuovo ed originale. Arche familiari, spiriti di famiglia, poteri magici. Il worldbuilding è assolutamente straordinario, soprattutto nel terzo volume con la descrizione di Babel, completamente diversa sia da Anima che dal Polo, ambientazioni dei romanzi precedenti.


Per quanto mi riguarda la trama è un crescendo, a partire dal primo libro, accattivante ed avvincente, ma che poi si sviluppa nei seguiti, stupendo il lettore poichè diventa sempre più elaborata. Nuovi interrogativi sorgono ad ogni capitolo, e le risposte portano solo altre domande. Sono con il fiato sospeso in attesa delle sorprese che ci riserverà la Dabos nel quarto ed ultimo volume!



Questi libri sono stati paragonati addirittura ad Harry Potter per quanto riguarda il livello di coinvolgimento del lettore, che da parte mia è soprattutto emotivo, e di originalità del worldbuilding. Non posso fare a meno di ritenermi d'accordo, la Dabos è riuscita a creare con maestria una saga davvero stupenda. Tutti i romanzi mi hanno tenuta incollata alle pagine, nonostante ognuno superi le 500 pagine, li ho letti praticamente in due giorni!

Che dire, ve la consiglio dal profondo del cuore, e non vedo l'ora di avere La tempesta degli echi tra le mie mani! Sono già pronta a sottolineare e piazzare post-it nelle parti più emozionanti, che abbonderanno di sicuro nel capitolo conclusivo della serie!






A presto, con un nuovo articolo!
Martina



venerdì 27 dicembre 2019

Recensione: "Lascia che le cose accadano" di Ksenjia Stojic

Salve lettori!
In questa settimana natalizia, tra cene coi parenti e regali sotto l'albero, mi ha tenuto compagnia un bel libro, chiamato "Lascia che le cose accadano", di Ksenija Stojic.
Ringrazio di cuore lo staff de Il Taccuino per avermelo inviato!








Casa editrice: Europa Edizioni
Data d'uscita: 8 ottobre 2019
Prezzo: € 14,90 cartaceo
Pagine: 177
Acquistalo QUI




TRAMA
"La motivazione che mi ha spinto a scrivere questo romanzo è nata spontaneamente dopo che una paziente che aveva perso la madre mi chiese di consigliarle qualche testo che potesse esserle d'aiuto a reggere il profondo dolore. In modo del tutto naturale, senza nessuna premeditazione, dal mio cuore e dalla mia mente ecco che presero vita i personaggi, le trame, le parole e nacque questo romanzo dove racconto la profonda crisi esistenziale di una giovane donna, la quale, mediante incontri e confronti affascinanti, sviluppa un ricco e complesso approccio alla vita, che le permette non solo di riappropriarsi delle sue profonde risorse psicologiche ma anche dell'amore. I protagonisti si confrontano sugli aspetti fondamentali delle loro esistenze: la dialettica tra il vecchio ed il giovane, tra chi la vita l'ha vissuta e chi ha paura di viverla, tra chi non ha paura della morte e chi la teme da sempre, comporta uno scambio di concetti e di valori che incidono profondamente sulle personalità dei protagonisti".



RECENSIONE

"Lascia che le cose accadano" è un romanzo di crescita personale, di morte e rinascita interiore. E' un romanzo che scava a fondo nella psiche dell'essere umano, nelle conseguenze della perdita di una persona cara, nelle emozioni provate da chi viene lasciato indietro.
E' questo ma anche molto di più.

Segue le vicende di Mare, giovane studentessa di archeologia croata che, dopo aver visto il suo piccolo mondo crollarle davanti agli occhi, viene mandata in Italia per riprendersi dall'abisso di depressione in cui è sprofondata. 
Lì fa conoscenza con una serie di personaggi particolari, che la aiuteranno nel suo percorso: Don Pietro, Agata e Giovanna.
L'ultima in particolare ha una storia molto travagliata, che si scoprirà poco a poco tra le pagine del libro, che le ha permesso, nella vecchiaia, di divenire la persona meravigliosa che è.
Con le loro pillole di saggezza e i valori che cercano di trasmettere, i tre anziani si impegneranno per far uscire Mare dal suo guscio, iniziare a farle vivere veramente la vita, non limitandosi solo a sopravvivere, perchè c'è un mondo intero da vedere e assaporare oltre le mura di casa.
Insieme a Mare, cresce anche il lettore, grazie alle splendide parole di Giovanna, alla sua gentilezza, all'amore che è in grado di donare.

"Lascia che le cose accadano" offre non pochi spunti di riflessione, tocca numerosi temi importanti, e ne approfitta per dare importanti nozioni di vita. 
Questo libro mi ha dato molto, mi ha colpita davvero! Non mi aspettavo di esserne così sorpresa, ma mi sono ricreduta.

Stile di scrittura scorrevole, dolce, a tratti "filosofico", mai noioso! Proprio bello!

Non dò il massimo punteggio solo per un motivo, cioè che mi sarebbe piaciuto se alcune parti fossero state approfondite di più, ma per il resto questo libro è un piccolo gioiellino, non ve lo perdete!



A presto, con una nuova recensione!
Martina